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Non è questione di mal di pancia



Quando si parla di Sindrome Premestruale (Pms) ci si riferisce alla modificazione fisica e psichica che appare nel corso delle due settimane prima del ciclo mestruale in una donna e che scompare entro la fine dello stesso flusso. L'80% delle donne ha sintomi legati al ciclo mestruale. Il 5% ha sintomi così gravi tanto da interferire con il lavoro, la scuola, le attività abituali o le relazioni. La Pms insorge in media intorno ai 26 anni di età con disturbi che spesso si aggravano nel corso del tempo: gonfiore, aumento di peso, tensione mammaria, gonfiore alle mani e ai piedi, dolori, scarsa concentrazione, disturbi del sonno, cambiamenti dell'appetito e cambiamenti di umore. Alla base di questa condizione sembra esservi un cambiamento ed una disfunzione degli ormoni durante il ciclo mestruale. Alcune donne possono essere colpite più di altre. Stress e problemi emotivi non sembrano causare PMS ma possono peggiorare la situazione. La diagnosi è piuttosto complessa poiché alla base deve esserci una misura quantitativa dei sintomi al fine di diagnosticare, curare e quantificare tale disturbo. In realtà ci sono ben 150 sintomi descritti in letteratura come collegati alla Pms, variabili da individuo a individuo. Mentre alcuni sintomi fisici ed emotivi sono più comuni rispetto ad altri, i sintomi specifici individuati non sono necessariamente fondamentali per una diagnosi di sindrome premestruale. "Ciò che è importante è il modo ciclico in cui si verificano ..." Infatti essi devono essere valutati continuativamente per tre mesi durante la seconda metà del ciclo mestruale. In genere i sintomi svaniscono all'inizio della mestruazione ma in alcuni casi possono continuare per la prima parte del ciclo mestruale. È importante che i le pazienti capiscano sia le componenti fisiologiche e psicologiche della Pms. Questa migliore comprensione le aiuterà a riconoscere i sintomi multipli e la natura ciclica del disordine. Il controllo della dieta della donna è l'approccio meno invasivo per alleviare i disturbi della Sindrome Premestruale. In questo senso dovrebbero essere diminuiti o eliminati l'alcol, il tabacco e la metilxantina contenuta in alcuni prodotti alimentari (ad esempio, caffè, tè. cioccolato, bibite con caffeina). Il sale nella dieta dovrebbe essere limitato, zuccheri raffinati dovrebbero essere ridotti al minimo e sostituiti con carboidrati complessi mentre l'apporto di grassi deve essere ridotto. L'esercizio fisico moderato può essere utile nel ridurre la ritenzione di liquidi e alcuni sintomi associati alla sindrome premestruale. Al cambiamento dello stile di vita a volte può rendersi necessario l'affiancamento di terapie farmacologiche che prevedano l'uso isolato o combinato di complessi vitaminici (es. Vit. B6,E,A) o sostanze naturali quali il magnesio e l'agnocasto fino ad arrivare agli antidepressivi per i casi più gravi ma fortunatamente poco frequenti.